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Sceneggiatura Originale di Kill Bill
- Traduzione Italiana -

CAPITOLO 10
- LA SPOSA IMBRATTATA DI SANGUE -

SCHERMO NERO.
Compare la scritta:
Capitolo Finale "La Sposa imbrattata di sangue".
INTERNO. HACIENDA DI BILL - GIORNO.
Bill è nel cortile della sua bellissima hacienda chiamata Villa Quatro, situata sulla spiaggia messicana.
In questo momento, l'uomo si sta dedicando al suo nuovo hobby:
le disposizioni floreali.
Le ma
ni di Bill, immerse tra tanti fiori dai colori sgargianti, riescono a creare con estrema cura e grande abilità, un mazzetto davvero grazioso.
Primo piano dell'occhio della Sposa che lo osserva.
La governante messicana di Bill, Josephina, fa il suo ingresso nel cortile.

Josephina: Signor Bill, mi aveva chiesto di ricordarle che a quest'ora aveva
un impegno.

Bill (mentre completa la composizione): Si, devo andare a prendere la Duchessa.
(riferendosi al mazzo di fiori) Ti piace?

Josephina: Oh si, signor Bill! E' bellissimo!

Bill: Perchè non lo metti sul tavolo da pranzo, così potremmo ammirarlo stasera.

Josephina (lo prende): Ottima idea, lei lo adorerà.

Mentre si allontana dal cortile, si rivolge alla donna dicendole:

Bill: Ah, Josephina, prendi gli altri fiori rimasti e distribuiscili per tutta la casa, se non ti dispiace.

Josephina: Si, signor Bill.

Bill rientra in casa ma poi ci ripensa e torna indietro.
L'uomo si rivolge di nuovo a Josephina sporgendo la testa dalla porta che conduce al cortile.

Bill: Ho appena avuto una bellissima idea.
Perchè non cospargi il letto che le ho comprato con i petali di rosa? Non sarebbe splendido tornare a casa e trovare un letto di rose che ti aspetta?

Josephina: Oh, le piacerà tantissimo, signor Bill.

Bill: Non ti dispiace se ci pensi tu, non è vero, Josephina?

Josephina: No, affatto.

Primo piano improvviso dell'occhio della Sposa che osserva la scena.
Seguiamo Bill di spalle mentre percorre le stanze della sua casa.
L'uomo indossa la giacca, afferra le chiavi e infine si dirige verso l'uscita.
Due pastori tedeschi che sprizzano energia da tutti i pori lo seguono fino al vialetto.
Mentre si avvicina alla sua Porsche argentata, Bill gioca in modo scalmanato con i cani parlando loro in spagnolo. L'uomo arriva davanti alla sua auto sportiva ma i cani non vogliono proprio saperne di lasciarlo in pace.
Uno dei due pastori tedeschi salta sopra la Porsche.
Bill urla al cane in spagnolo:

Bill (in spagnolo): Cazzo, Lucy! Scendi dalla macchina! Lucy giù!

Primo piano improvviso dell'occhio della Sposa che osserva la scena.
Il cancello all'ingresso dell'hacienda si apre e la Porsche argentata sfreccia via.

Primo piano improvviso dell'occhio della Sposa che osserva la scena.
I primi piani dell'occhio della Sposa vengono sempre accompagnati da un
brano che mette forte tensione nello spettatore.
Le immagini di Bill che guida sono, invece, accompagnate da una ballata in lingua spagnola trasmessa dall'autoradio.
Viene inquadrato Bill che guida tranquillo la sua decappottabile con il mare che fa da sfondo.
Primo piano dell'occhio della Sposa.
La Porsche percorre veloce una strada non asfaltata circondata da alberi bellissimi di un verde acceso.
Primo piano di Bill alla guida dell'auto mentre la canzone d'amore continua a suonare.
Primo piano dell'occhio della Sposa.
Ad un tratto, viene inquadrato un istituto scolastico.
L'edificio (dall'aspetto imponente ma freddo) è circondato dalla splendida vegetazione messicana.
La Porsche argentata di Bill entra nel vialetto della scuola.
Primo piano dell'occhio della Sposa.
ALL'INTERNO DELL'ISTITUTO.
L'istituto non è stato costruito seguendo lo stile dell' architettura spagnola ma al contrario ricorda le tipiche strutture ospedaliere realizzate con porte e pareti in vetro. Il colore dominante dell'edificio è il beige.
Bill entra dalla porta di vetro e si dirige verso la reception.
Ad accoglierlo c'è una donna dai tratti orientali seduta dietro una scrivania (l'unico pezzo d'arredamento dell'intero atrio).
Bill si rivolge a lei in giapponese spiegandole i motivi della sua visita.
Primo piano dell'occhio della Sposa che osserva la scena.
Da questo momento in poi, Bill verrà inquadrato solo ed esclusivamente dal
punto di vista della Sposa.
Il brano che fino ad ora ha creato una forte tensione ogni qual volta veniva
inquadrato l'occhio della Sposa adesso si fa più forte e sempre più incalzante.
La Sposa inizia a parlare fuori campo direttamente agli spettatori:

La Sposa (fuori campo): Gli spettatori più attenti avranno sicuramente
notato che finora mi sono sempre scontrata in modo molto onesto e leale con
tutti i miei nemici.

Punto di vista della Sposa:
Bill aspetta da solo nell'atrio dell'istituto dall'altra parte della porta di vetro.

La Sposa (fuori campo): Vi aspettavate che l'avrei affrontato con la mia
spada di Hanzo, non è vero?
Bhe, ho pensato che anche Bill si sarebbe aspettato la stessa identica cosa.
Io sono il risultato degli insegnamenti di tre maestri: Bill, Pai Mei, e Hattori Hanzo.
Insegnanti diversi insegnano cose diverse.
Solo una cosa, però, mi è stata insegnata da tutti e tre:
"Durante il combattimento, l'avversario che compie una mossa inaspettata,
spesso ne esce vittorioso".
Vi posso assicurare che non ci sono possibilità che Bill possa prevedere una mossa del genere, sopratutto da parte mia.

Mentre la Sposa si rivolge agli spettatori, vengono inquadrate brevi immagini della donna intenta a montare il suo potentissimo fucile di precisione.
La Sposa regola il mirino, carica l'arma e infine posiziona il suo lungo dito bianco intorno al grilletto.
Punto di vista della Sposa attraverso il mirino del fucile:
la testa di Bill si trova proprio al centro del reticolo del mirino.
Il brano angosciante nella soundtrack si fa man mano sempre più forte ma ad
un tratto improvvisamente si interrompe.
Inquadratura ampia attraverso la parete a vetri dell'istituto.
Le porte dell'ascensore posto all'ingresso si aprono rivelando una bambina.
La piccola corre felice tra le braccia di Bill.
Una bambina di circa cinque anni.
Una bambina bionda di circa cinque anni.
Bill prende in braccio la bambina e le piazza la testa esattamente al centro del reticolo del mirino.
Il brano angosciante lascia il posto per un breve istante a un brano tratto da un'opera lirica.
Primo piano del dito della Sposa che immediatamente si allontana dal grilletto.
Un'enorme lacrima scende dall'occhio della Sposa inquadrato in primo piano.
L'inquadratura si allontana rivelando un primo piano della donna.
Le lacrime le stanno letteralmente inondando il viso.
Non riesce a credere che la bambina che ha appena visto sia sua figlia.
Non riesce a credere che sua figlia sia viva.
Comincia a sentirsi nella soundtrack il brano che di solito accompagna i ricordi della Sposa. Si passa, dunque, per alcuni brevi istanti a scene appartenenti al passato. La Sposa ancora in coma con gli occhi sbarrati è stesa sul lettino di una sala operatoria mentre medici e infermiere sono intente a praticarle un parto cesareo. La neonata viene passata di mano in mano di fronte alla sua faccia immobile e senza espressione.
Si ritorna al presente.
Primo piano della Sposa.
In un attimo, Bill è dunque riuscito a cambiare le carte in tavola.

ESTERNO. LUNGHISSIMA STRADA VUOTA MESSICANA - GIORNO.
Non si sente anima viva se non il canto di alcuni uccelli.
La quiete viene interrotta dal rombo del motore di un'auto.
La Porsche argentata di Bill entra prepotentemente nell'inquadratura.
ALL'INTERNO DELLA PORSCHE IN MOVIMENTO - GIORNO.
Bill è alla guida mentre la bambina dorme sul sedile a fianco.
L'uomo vede qualcosa in lontananza.
Dal lato opposto della strada comincia ad intravedersi una Volkswagen Karman
Ghia convertibile.
La vettura è ancora molto distante ma si avvicina ogni secondo di più.
Bill ha come un sesto senso e per un attimo volge lo sguardo verso la bambina addormentata. Il suo cellulare inizia a squillare e l'uomo risponde.

Bill: Hola.

ALL'INTERNO DELL'AUTO DELLA SPOSA IN MOVIMENTO - GIORNO.
La Sposa alla guida della sua decappottabile, con i lunghi capelli biondi mossi all'indietro dal vento, rivolge la parola a Bill per la prima volta dopo cinque anni e sei mesi.

La Sposa: Ciao Bill.

Bill: Kiddo, sei veramente tu?

La Sposa: Oh, si, sono proprio io.

Bill: Avevo sentito dire che guidavi un pick-up.

La Sposa: La mia pussy wagon è andata distrutta.
Chi è la tua piccola amica?

Bill guarda la bambina addormentata.

Bill: Oh, intendi la piccolletta bionda seduta vicino a me che ti somiglia in modo straordinario?

La Sposa: Si, proprio quella.

Bill: Si chiama B.B.

La Sposa viene di nuovo tradita dall'emozione.
La sua voce inizia un po' a tremare.

La Sposa: B.B.?

Bill: Si. Approvi?

La Sposa si asciuga gli occhi.
Con la mano sfiora la cicatrice che ha sul ventre.

La Sposa: Si. Può sentirci?

Bill: Adesso no. E' nel mondo dei sogni.

La Sposa: Quanti anni ha?

Bill: Cosa intendi?

La Sposa: Da quanti anni vive?

Bill: Non chiedermi quanti anni ha. Chiedimi se ha cinque anni.

La Sposa: Ha cinque anni?

Bill: Se è vero che le madri sono un po' come Dio, non dovresti già conoscere la risposta?

La Sposa: Infatti è così.
(pausa)
Voglio incontrarla.

Bill: Vieni a cena da noi all'hacienda stasera. Lei ti sta aspettando.

La Sposa: Che cosa vuoi dire?

Bill: Sapevo che eri sulle mie tracce così ho detto a B.B. che presto la sua mamma sarebbe venuta a farle visita.

La Sposa: (confusa) Che cosa le hai raccontato su di me?

Bill: Che sei stata malata, che stavi dormendo ma che un giorno ti saresti svegliata e saresti tornata da lei.
Così, lei mi ha chiesto: "Se la mamma dorme da quanto sono nata, come farà a
riconoscermi?"
E io ho risposto: "Ti riconoscerà perchè la mamma ti ha sognata ".
E lei ha detto: "Allora anch'io la voglio sognare".
Così le ho dato una tua foto...

La Sposa: ...quale?

Bill: Quella che ti ho scattato a Parigi....sei seduta sui gradini con una baguette in mano. Da quando ha un anno e mezzo dorme con quella tua foto sul comodino.

La foto in questione compare sul volto della Sposa e un attimo dopo si dissolve.

La Sposa: Lo sai che ho foto migliori di quella.

Bill: Le ha viste. Ma quella che preferiva guardare prima di addormentarsi era quella con te che tenevi in mano il pane.
(pausa)
Di solito ceniamo intorno alle sette. Ti va bene?

La Sposa: si.

Le macchine si avvicinano.

La Sposa: Quando scontreremo le nostre spade?

Bill: Bhe, si da il caso che la mia hacienda abbia una spiaggia privata e la mia spiaggia privata si da il caso sia particolarmente bella quando è illuminata dalla luna e si da il caso che proprio stasera ci sia la luna piena. Quindi spadaccina, se vuoi un duello suggerisco di farlo lì. Ma se preferisci il modo tradizionale allora possiamo aspettare l'alba e affettarci l'un l'altro al sorgere del sole come una coppia di veri e
autentici samurai. Come al solito, Kiddo, lascio a te la decisione più importante.

Le macchine stanno per incrociarsi.

La Sposa: Mi faresti una cortesia?

Bill: Tutto quello che vuoi.

La Sposa: Rallenta mentre ci incrociamo. Voglio guardarla un'altra volta.

Bill: Indosserai qualcosa di carino stasera?

La Sposa: Ho un vestito che ho scelto con cura.

Bill: Mi piacerà?

La Sposa: L'ultima volta che l'ho indossato hai detto che ero bellissima.

Bill: Mi vestirò bene anch'io.

Il piede di Bill si allontana dall'acceleratore in modo da rallentare l'auto.
Anche la Sposa fa lo stesso.
Le due auto si incrociano a rallentatore.
La macchima della Sposa sorpassa quella di Bill un fotogramma alla volta.
Inaspettatamente, la scena a rallentatore viene bruscamente interrotta dall'immagine di Bill con in mano una pistola con un grosso silenziatore puntata proprio contro gli spettatori. L'uomo spara. La pistola emette solo un debole "Puf".
Lo sparo manda in frantuni il finestrino dell'auto della Sposa.
La donna fa appena in tempo a gettarsi sul sedile accanto.
Le due macchine si sorpassano.
La Sposa si rimette al posto di guida, e attraverso lo specchietto retrovisore guarda l'auto di Bill che si allontana.
Poi afferra il cellullare e sbraita un insulto in spagnolo contro Bill.

La Sposa: Tu, fottutissimo maricon!

Bill al telefono con gli occhi rivolti verso lo specchietto retrovisore.

Bill: Aspetta solo un secondo, signorina.
A meno che mi sia sfuggito qualcosa, il nostro scopo è ancora quello di ucciderci a vicenda o forse mi sbaglio?
Non avevo preso in considerazione la possibilità di spararti di fronte alla piccoletta ma ho pensato di cogliere al volo l'occasione dato che sei rimasta imbambolata come un abete a fissarla dimostrando così di aver dimenticato ogni mio insegnamento e di aver perso completamente il buon senso.

La Sposa: Si è svegliata?

Bill: Certo che no. Da questo punto di vista voi due siete identiche.
Non vedo l'ora che arrivi stasera.
E' stato un piacere parlare con te, Bea.

Bill riattacca.
INTERNO. CAMERA DA LETTO DI HATTORI HANZO - GIAPPONE - NOTTE.
Hattori Hanzo viene svegliato da una telefonata nel bel mezzo della notte.
L'uomo si affretta a rispondere.

Hanzo (in giapponese): Pronto...

INTERNO. STANZA D'ALBERGO IN MESSICO - GIORNO.
Dall'altro lato della cornetta c'è la Sposa in lacrime.

La Sposa (in inglese): Hattori!

Hanzo (in inglese): Beatrix, che succede?

La Sposa (in inglese): E' viva! La mia bambina è viva!

Stacco su:
LA SPOSA GUIDA VERSO LA VILLA DI BILL.
Quella che abbiamo di fronte è la stessa identica scena che abbiamo visto durante i titoli d'inizio. La Sposa ha indosso la copia esatta dell'abito nuziale che aveva durante il massacro di El Paso.

Con una dissolvenza si passa dal primo piano della Sposa al primo piano di
Hanzo impegnato nella conversazione telefonica di alcune ore prima.

Hanzo (in giapponese): Metà della forza di Bill consiste nella sua imprevedibilità. Se il tuo scopo è sconfiggere quest'uomo e rivendicare tua figlia, dovrai non solo aspettarti l'imprevedibile ma compiere tu stessa l'imprevedibile.

Il primo piano di Hanzo si dissolve su quello della Sposa.
Rivediamo la donna guidare fino alla villa di Bill, attraversare il cancello d'acciaio e parcheggiare vicino la porta d'ingresso.
Due tirapiedi vestiti con completi neri si avvicinano a lei.
Questo è quanto si era gia visto all'inizio del film.
Da questo momento in poi, le scene che vedremo saranno totalmente inedite.
La Sposa scende dalla sua vettura, si dirige verso il bagagliaio, lo apre e tira fuori il suo fucile a pompa Mossberg.
I due scagnozzi rimangono pietrificati dalla sorpresa.
La Sposa carica il fucile e spara.
Uno dei due viene investito in pieno dallo sparo morendo sul colpo.
La Sposa carica il fucile una seconda volta e spara.
Anche l'altro scagnozzo fa la stessa fine del precedente.
La Sposa carica il fucile ancora una volta e spara in direzione della porta d'ingresso squarciandola. Poi, con un calcio la apre completamente e si avventura all'interno dell'abitazione.

INTERNO. VILLA DI BILL - NOTTE.
Un altro scagnozzo vestito di nero si precipita dalle scale in cerca di un'arma.
La Sposa ferma la sua corsa sparandogli al ginocchio.
L'uomo cade dalle scale finendo ai suoi piedi.
La donna gli punta il fucile sulla faccia.

La Sposa: Ciao Manny.

La donna spara senza alcuna pietà.
Poi, senza perdere tempo continua a muoversi all'interno della casa.
A quanto pare l'imprevedibilità del suo piano consisterebbe nel mandare al diavolo ogni messinscena, fare piazza pulita di tutti quelli che le si parano davanti, spedire Bill all'inferno, riprendersi sua figlia e dirigersi verso mete sconosciute.
Finora è andata bene.
La Sposa entra in cucina e vi trova Josephina, la cuoca e governante di Bill.
Josephina fissa immobile il fucile puntato contro di lei.

La Sposa: Ciao Josephina.

Josephina: Salve signorina Beatrix.

La Sposa afferra la governante e la strattona fino alla stanza che fa da dispensa.

La Sposa: Stai qui e non ti muovere. Se esci da questa stanza ti sparo, comprende?

Josephina: Si.

La Sposa chiude la porta della dispensa e si dirige verso il corridoio che porta al soggiorno. La donna cammina lentamente con la schiena appoggiata alla parete tenendo l'arma ben salda. Mentre si avvicina, Bill si rivolge a lei urlando da dietro l'angolo:

Voce di Bill (fuori campo): Kiddo! Se hai finito di uccidere tutti i miei subalterni, mi trovi in soggiorno! Ti ricordi come si arriva al soggiorno, vero? Continua per il corridoio e poi gira a sinistra!

Sempre con la schiena contro la parete, la donna continua a percorrere il corridoio fino alla fine. Carica il fucile e poi con uno scatto gira l'angolo con il fucile spianato pronto a far fuoco.

Primo piano degli occhi della Sposa.
Primo piano del suo dito che si allontana dal grilletto.
Bill, con indosso uno smoking, sta puntanto una piccola pistola ad acqua arancione contro la Sposa. In piedi vicino a lui c'è la piccola B.B. con indosso un delizioso abitino elegante. Anche lei ha in mano una pistola ad acqua puntata contro la Sposa. I tre rimangono un attimo a guardarsi, poi Bill esclama:

Bill (a voce alta): Bang Bang!

L'uomo si tiene l'addome come se fosse stato appena colpito.

Bill: Oh, B.B., la mamma ci ha colpiti.

B.B. abbassa la pistola e finge anche lei di essere stata colpita.
Bill cade a terra.

Bill: Oh, sto morendo...sto morendo.

B.B. lo imita.

B.B.: Oh, sto morendo...sto morendo.

Bill dal pavimento si rivolge alla bambina:

Bill: Cadi a terra, tesoro, la mamma ti ha sparato.

La bambina si butta a terra fingendo di essere morta.
La Sposa, con ancora il fucile distrattamente puntato contro di loro, è veramente sbigottita. Bill continua a parlare come se stesse per esalare l'ultimo respiro.

Bill: Hai vinto Quick Draw* Kiddo. Sei tu la più veloce.
[ndr: Quick Draw, spesso tradotto in italiano con "Mano Lesta", era un soprannome comune nel far west e stava a indicare un persona capace di estrarre rapidamente la pistola]

Detto questo, Bill fa finta di morire.
Dopo aver inscenato la sua morte, Bill inizia a parlare con la voce da narratore.

Bill: Ma...Quick Draw Kiddo non sapeva che la piccola B.B. Gunn* stava soltanto fingendo di essere morta, perché di fatto lei era invulnerabile ai proiettili.
[ndr: Da anni circola la falsa notizia che "Gunn" sia il vero cognome di
B.B. e quindi anche di Bill e Budd. Qualcuno, dopo aver letto lo script avrà
sicuramente frainteso il senso di quello che in realtà è solo un cognome inventato da Bill per dare un tocco western alla sua storia. In base a questa ridicola deduzione, allora, "Quick Draw" dovrebbe essere un altro nome della Sposa...?]

B.B. alza la testa e dice:

B.B. (alla mamma): Sono invulnerabile ai proiettili, mamma.

Bill (a B.B.): Ehi, rimani a terra... stai fingendo di essere morta.

La bambina riabbassa la testa.
Bill continua il suo racconto.

Bill: E così, mentre sogghignando l'assassina avanzava verso quello che credeva un cadavere crivellato dai proiettili, fu allora che la piccola B.B. Gunn sparò.

B.B. si rialza di scatto tenendo tra le mani la sua piccola pistola ad acqua arancione e dice:

B.B.: Bang bang!

La Sposa continua ancora a fissarli con un'espressione esterrefatta.
Bill alza il capo da terra e si rivolge a lei parlando con la sua voce normale:

Bill: Sei morta, mamma... Su, muori.

La Sposa, abbandonato finalmente lo stupore iniziale, improvvisa la scena della sua morte.

La Sposa: Oh, B.B., mi hai sconfitta. Avrei dovuto saperlo...sei la migliore.

Cade a terra e finge di essere morta.
La bambina col suo vestitino elegante corre dalla donna col vestito da sposa.
B.B. si inginocchia vicino alla sua mamma.
La mamma apre gli occhi.

B.B.: Mamma, non morire! Stavo solo giocando!

Distesa sul pavimento, con lo sguardo rivolto verso l'alto, la Sposa le rivolge la parola per la prima volta.

Mamma*: Lo so tesoro.
[ndr: Da qui in poi, ci si riferirà spesso alla Sposa chiamandola semplicemente "Mamma"]

Si abbracciano.

B.B.: E' tanto che aspetto che ti svegli, mamma. Mi hai sognata? Io ti ho sognata.

La killer si rivolge alla sua bambina con la voce rotta dall'emozione.

La Sposa: Ogni notte, tesoro mio.

La Sposa la allontana un attimo per poterla guardare meglio.

La Sposa: Fatti guardare.
Santo cielo...che bella bambina che sei!

B.B.: Anche tu sei bella, mamma.

B.B. inizia ad accarezzare i lunghi capelli biondi di sua madre.

La Sposa: Grazie.

All'improvvisso anche Bill si unisce a loro sul pavimento.

Bill: Di' alla mamma cosa hai detto quando ti ho fatto vedere la sua foto.

La bambina diventa timida.

Bill: Avanti, timidona, lo sai cosa hai detto, dillo alla mamma! Le farà piacere.

Mentre le accarrezza i capelli, la piccola B.B. dice:

B.B.: Ho detto...ho detto...che sei la donna più bellissima che ho mai visto in tutto il mondo. [ndr: In verità, B.B. dice "in the whole white world" invece che "in the
whole wide world"]

Bill: E' vero. E' proprio questo quello che ha detto.

B.B. indica il sangue di Manny che ha macchiato un po' l'abito nuziale della Sposa.

B.B.: Che cos'è?

Mamma: Oh, la mamma si è versata qualcosa sul vestito.

B.B.: Sangue?

Mamma: No. Kool-Aid. Ti piace il Kool-Aid?

B.B.: No.

Bill: Non ti piace o non sai che cos'è?

Imitando Bill:

B.B.: Non so che cos'è.

Mamma: Dunque, è un'ottima bibita che bevevo quando ero piccola.
C'è in tanti gusti e colori diversi ed è davvero molto buona.
Uno di questi giorni magari ne prepariamo un po'. Che ne dici?
[ndr: La Sposa usa l'espressione tipicamente tarantiniana "tasty beverage"]

La bambina fa cenno di si con la testa.

Bill: A proposito di bere e mangiare, credo sia l'ora di andare a cenare, non vi sembra?

B.B. fa esageratamente cenno di si con la testa.

Bill (alla mamma): Per caso ti ricordi se tra le vittime di quella simpatica carneficina che hai commesso poco fa', c'era anche una cara signora messicana di circa 45 anni?

Mamma: No.

Bill (si asciuga del sudore immaginario dalla fronte): Meno male. La cena, allora dovrebbe essere già pronta.
(Alza la voce)
Josephina! Puoi uscire adesso! Siamo pronti per cenare!

Josephina (fuori campo): Si, signor Bill.

Bill offre la sua mano alla mamma per aiutarla ad alzarsi, poi dice a B.B.:

Bill: Vuoi salire in cima al mondo?

La bambina risponde entusiasta:

B.B.: Si!

Bill prende in braccio la bambina e la mette cavalcioni sulle sue spalle.
Mentre si dirigono verso la sala da pranzo, Bill e B.B. cantano insieme una
delle loro canzoni preferite: "Top Of The World" dei Carpenters.
INTERNO. SALA DA PRANZO - NOTTE.
Siamo all'interno della sala da pranzo di Bill.
Madre, padre e figlia stanno mangiando seduti a tavola.

Bill: B.B., secondo te la mamma non ha i capelli più belli del mondo?

B.B.: Si, è vero.

Bill: Anzi, sono più che belli.
Come si dice quando una cosa è più che bella?

B.B.: Stupenda.

Bill: Molto bene, stupenda. La mamma è stupenda.

Le lusinghe di Bill non hanno alcun effetto sulla Sposa.

Bill: Lo sai tesoro, la mamma è un po' arrabbiata con papà.

B.B.: Perchè? Hai fatto il papà cattivo?

Bill: Ho paura di si. Sono stato un papà davvero cattivo.
(si rivolge alla mamma)
Sai, la nostra bambina ha imparato la differenza tra la vita e la morte l'altro giorno.
(si rivolge a B.B.)
Vuoi raccontare alla mamma cosa è successo ad Emilio?

B.B.: L'ho ucciso. Non volevo farlo ma l'ho calpestato e ha smesso di muoversi.

Bill: Emilio era il suo pesce rosso. E' venuta correndo in camera mia col pesciolino in mano gridando: "Papà, papà, Emilio è morto!"
E io ho detto: "Davvero? Che cosa triste. E come è morto?"
(rivolgendosi alla bambina) E tu cosa mi hai risposto?

B.B.: L'ho calpestato.

Bill: Veramente signorina, la frase che hai strategicamente usato è stata:
"L'ho involontariamente calpestato", giusto?

B.B.: Si.

Bill: Al che, io le ho chiesto: "E come ha fatto il tuo piede ad entrare involontariamente nella boccia di vetro di Emilio?"
E lei ha detto: "No, no, no, Emilio era sul tappeto quando l'ho calpestato".
Mhmmm...la trama si infittisce.
"E come ha fatto Emilio ad arrivare sul tappeto?"
E tu, mamma, saresti stata così fiera di lei perchè non ha mentito.
Ha detto che aveva tolto Emilio dalla sua boccia e messo sul tappeto.
(rivolgendosi alla bambina) E che faceva Emilio sul tappeto, tesoro?

B.B.: Sbatteva la coda.

Bill: E l'hai schiacciato col piede.

B.B.: Uh-huh.

Bill: E quando hai alzato il piede, che cosa ha fatto Emilio?

B.B.: Niente.

Bill: Aveva smesso di sbattere la coda, non è vero?

B.B.: Uh-huh.

Bill: Sapevi che cosa era successo, vero?

B.B.: Uh-huh.

Bill: E che cosa era successo?

B.B.: Era morto.

Bill (alla mamma): In seguito mi ha detto, che alzando il piede e vedendo che Emilio non sbatteva più la coda si era resa immediatamente conto che era morto.
Non è una perfetta e semplice immagine della vita e della morte?
Un pesce che sbatte la coda sul tappeto e un pesce che non sbatte più la coda.
E' così potente che anche una bambina di 5 anni, ignara del concetto di vita e di morte ne ha capito il senso.
Non solo aveva capito che Emilio era morto ma anche che era stata lei ad ucciderlo.
Così era corsa nella mia camera tenendo Emilio con entrambe le manine - che cosa dolce - chiedendomi di fare qualcosa.
Così le ho chiesto perchè aveva calpestato Emilio e lei mi ha detto che non lo sapeva. Ma io sapevo il perchè.
Non volevi fare del male ad Emilio, volevi solo vedere cosa sarebbe sucesso se lo avessi calpestato, non è vero?

B.B.: Uh-huh.

Bill: E' successo che l'hai ucciso. E' questo quello che hai scoperto, vero?

B.B.: Uh-huh.

Bill: Dopo siamo andati fino in spaggia, abbiamo fatto un piccolo funerale e poi abbiamo seppellito Emilio in mare.
Sono sicuro che adesso è più felice che mai mentre nuota nel paradiso dei pesci.
Il punto di tutta questa storia è che la nostra bambina ha imparato due lezioni molto
importanti. La prima è la differenza tra la vita e la morte e l'altra è che una volta che
si compiono certe azioni non si può più tornare indietro.
Sapevo esattamente come doveva sentirsi in quel momento.
(si rivolge a B.B.)
Volevi bene ad Emilio, non è vero?

B.B.: Uh-huh.

Bill: Bhe, tesoro, io voglio bene alla mamma ma ho fatto alla mamma quello che tu hai fatto ad Emilio.

B.B.: Hai calpestato la mamma?

Bill: Peggio. (con le dita fa la forma di una pistola)
Ho sparato alla mamma. Ma non per finta come stavamo facendo prima.
Le ho sparato davvero.

B.B.: Perchè?

Bill: Non lo so.

B.B.: Volevi vedere che succedeva?

Bill: No, sapevo cosa sarebbe successo alla mamma se le avessi sparato.
Ma non sapevo quello che sarebbe successo a me.

B.B.: Cosa è successo?

Bill: Ho provato tristezza. E allora ho imparato che ci sono cose che una volta fatte non possono essere cancellate.

B.B.: Cosa è successo alla mamma?

Bill: Perchè non lo chiedi a lei?

B.B.: Come stai mamma? Ti ha fatto male?

Mamma: No, tesoro. Ora non sento più male.

B.B.: Ma sei stata male?

Mamma: No, mi sono addormentata. E' per questo che non sono stata con te, B.B., perchè dormivo.

B.B.: Ma ora sei sveglia, vero?

Mamma: Molto sveglia, mia bella bambina.

ESTERNO. PORTICO - ALBA.
Bill sta bevendo un bicchiere di vino rosso seduto sui gradini del portico sul retro della casa. Da quei gradini è possibile raggiungere la spiaggia privata dell'hacienda.
Beatrix si avvicina e si siede accanto all'uomo.

Bill: Si è addormentata facilmente?

La Sposa: C'ha messo un po' di tempo...era troppo entusiasta.
Devo ammettere che è proprio una piccola chiaccherona.

Bill: Bhe, se non le piaci non riesci a strapparle un "ciao" neanche se l'ammazzi, ma se le piaci, diventa difficile farla star zitta.
Da questo punto di vista è tale e quale alla madre.

Bill afferra la bottiglia di vino.

Bill: Vino rosso?

La Sposa fa cenno di no con la testa.

Bill: Andiamo Bea, di solito dopo aver mandato giù un paio di bicchieri di vino diventi molto più simpatica.

La Sposa gli lancia un'occhiata.

Bill (indica la spiaggia): Tra non molto ci toccherà spostarci in spiaggia per farla finita, non è vero?

La Sposa fa cenno di si con la testa.

Bill: Bhe, io ne ho già bevuto un bichiere.
Quindi, a meno che tu non voglia vincere approfittando di un vantaggio sleale farai bene a fare lo stesso.

La Sposa acconsente e avvicina il bicchiere vuoto a Bill che lo riempe di vino rosso.

Bill: Sai, qui vicino abita un uomo che una volta faceva il protettore.
Il suo nome è Esteban Viharo.
Io lo conosco sin da quando ero bambino perchè era un amico di mia madre.
Gli ho parlato di te e quando gli ho mostrato una tua foto, ha sorriso e ha esclamato: (imitando il suo accento) "Ecco perchè ne sei così attratto!".
Esteban mi ha raccontato che una volta quando avevo 5 anni mi portò al cinema a vedere un film con Lana Turner.
In base al suo racconto, ogni volta che la Turner appariva sullo schermo io iniziavo a succhiarmi il pollice, così...senza alcun motivo.
Quel giorno Esteban capì che in futuro avrei avuto un debole per le bionde.

La Sposa: Chi lo avrebbe mai detto che saresti stato un padre così bravo?

Bill: Tu, no di certo. Questo è sicuro.

La Sposa gli lancia un'altra occhiata.

La Sposa: Dobbiamo andare avanti ancora per molto con le tue frecciatine?

Bill: No, non dobbiamo. Ma se, in futuro, continuerai a dire frasi del genere cercherò di resistere alla tentazione.

La Sposa: Tesoro, tu non hai alcun futuro.

Bill beve un po' di vino.

Bill: Ti ho mandato a Los Angeles e non sei mai tornata.
Ho pensato che fossi stata uccisa.
Sai quanto è crudele far credere a qualcuno che la persona che ama è morta?
Ti ho pianto. Poi, dopo 3 mesi di lutto, ti ho trovata.
Non stavo cercando di rintracciare te ma quei fottuti bastardi che credevo ti avessero uccisa. E quando ti ho trovata, che cosa ho scoperto?
Non solo che non eri morta, ma che ti stavi per sposare - con un fottuto
idiota per giunta - e che eri incinta. Come ti aspettavi che avrei reagito?

La Sposa: Secondo te, perchè mi sono nascosta?

Bill: Prima di tutto, dimmi perchè te ne sei andata.
Adesso quando mi guardi i tuoi occhi sono gelidi e ne capisco il motivo ma
l'ultima volta che ci siamo visti il tuo sguardo era ben diverso.
E' vero? Me lo sono forse immaginato?

La Sposa: No.

La Sposa decide di raccontare ogni cosa.
Man mano che parla, parte della storia verrà mostrata sullo schermo.
Per darsi una spinta iniziale inizia a narrare in lingua giapponese:

La Sposa (in giapponese): Mi avevi mandato a Los Angeles per assassinare
quella delinquente di nome Lisa Wong.

Bill la interrompe.

Bill (in inglese): Stai parlando in giapponese?

La Sposa esplode.

La Sposa (in inglese): Che diavolo ti importa in che lingua parlo?
Non sai mai quando è il momento di tenere la bocca chiusa?
Sto cercando di dirti quello che vuoi sapere quindi chiudi il becco e ascolta.
Posso continuare adesso?

Bill: Hai ragione, ho torto, continua.

La Sposa: La mattina che sono partita ho vomitato, - ormai non mi va più di parlare in giapponese - sull'aereo ho vomitato, quando sono arrivata
all'hotel ho vomitato... quindi ho cominciato a pensare che forse ero incinta.
Sono andata a comprare uno di quei test di gravidanza, sono tornata nella mia stanza e ho subito fatto il test.
La striscia era blu.
Avrei avuto un bambino.
Ho cercato di chiamarti ma tu non c'eri perciò ho pensato che avrei riprovato più tardi.

Bill: Cosa che non hai mai fatto.

La Sposa: Potresti chiudere il becco? Sto cercando di dirti quello che provo.

Bill: Ti porgo le mie scuse, ti prego continua.

La Sposa: Ho pensato che ti avrei semplicemente chiamato più tardi.
Ero così felice, ho messo un po' di musica e ho iniziato a ballare da sola nella mia camera d'albergo con in mano il test.
Quello che non sapevo, però, era che ad un certo punto durante il viaggio
ero stata identificata. E sapendo che ero a Los Angeles, non ci volle molto
affinchè Lisa Wong mandasse a sua volta qualcuno per eliminarmi. Mentre ballavo in preda all'aeuforia, un killer si dirigeva versa la mia stanza.

Qualcuno bussa alla porta della camera d'albergo.
La Sposa smette di ballare e si avvicina allo spioncino della porta.
Punto di vista della Sposa attraverso lo spioncino:
Dall'altra parte della porta c'è un'attraente donna coreana con indosso la divisa (gonna e giacca) dei manager dell'hotel con in mano un cesto pieno di fiori.
La Sposa si rivolge a lei attraverso la porta:

La Sposa: Si? Cosa desidera?

Manager dell'hotel: Salve, sono Karen Kim, responsabile dell'accoglienza
dell'albergo, ho un omaggio da parte della direzione.

La Sposa la vede attraverso lo spioncino.

La Sposa: Oh, è bellissimo ma al momento sono occupata.
Potrebbe ripassare più tardi?

Mentre parla, il test di gravidanza che tiene in mano le scivola a terra.
La donna si abbassa un istante per raccoglierlo quando all'improvviso esplode un potentissimo colpo di fucile che provoca un foro enorme nella porta nel punto esatto dove si trovava appoggiata la Sposa un secondo prima.
Karen, con in mano un fucile a pompa, spalanca la porta con un calcio.
La Sposa è distesa di schiena sul pavimento a due passi da lei.
Karen le punta il fucile addosso.
Con il piede, la Sposa da un calcio alla porta che va a sbattere dritta
contro la faccia di Karen.
La Sposa ne approfitta per rimettersi in piedi e correre a cercare riparo.
Karen sposta la porta, entra nella stanza e spara in direzione della Sposa.
La Sposa riesce e schivare il colpo.
Il colpo distrugge parte della stanza.
La Sposa scatta in piedi con in mano il suo sog e lo lancia contro Karen.
Karen con un rapido movimento riesce a far conficcare il sog nella parte di
legno del fucile. Poi, rimuove il coltello e lo getta a terra.
La Sposa è ormai un bersaglio facile.
Non può far altro che aspettare di essere uccisa.

Karen: Sei venuta fin qui per uccidere Lisa Wong, vero?
Bhe, Lisa è mia sorella, razza di stronza!
Sono Karen Wong e sono qui per ucciderti!

Alza il fucile e lo punta verso la Sposa.

La Sposa: Aspetta un secondo!

Karen si ferma.

La Sposa: Si, è vero, sono un'assassina e sono venuta qui per uccidere tua
sorella ma adesso non ho più intenzione di farlo!

Karen: Oh, lo so che non lo farai...

La Sposa: Ascoltami! Ho appena scoperto, giusto due minuti prima che tu
facessi quel buco nella porta, che sono incinta.

Karen la guarda con un'espressione attonita.

La Sposa: Sopra quel tavolo c'è la scatola di un test di gravidanza.
Sul pavimento, accanto alla porta, c'è il test che dice che sono incinta.
Ti sto dicendo la verità.
Non voglio uccidere tua sorella. Credimi, non lo farò.
Voglio solo andare a casa.

Karen: E questa storia cosa sarebbe?
La "stronzata numero 12" tratta dal manuale dell'assassina?

La Sposa: In qualsiasi altra circostanza avresti avuto ragione al 100% ma
questa volta ti sbagli al 100%. Io sono la donna più letale al mondo ma in
questo momento ho solo una paura fottuta per il mio bambino.
Ti prego, devi credermi...guarda il test...è sul pavimento.

Karen rivolge lo sguardo verso la porta e vede il test sul pavimento.

Karen: Siediti su quel letto e metti le mani dietro la testa.

La Sposa obbedisce.
Karen si piega sulle gambe e raccoglie da terra il test, poi prende la confezione che lo conteneva e inizia a leggere le istruzioni d'uso scritte sulla scatola.

La Sposa: Blu significa incinta.

Karen: Lo leggo da sola, grazie.

La striscia sul test è proprio blu.
Karen inizia a credere alla storia della Sposa.

Karen: Ok, diciamo che ti credo, ora che si fa?

La Sposa: Torna a casa, io farò lo stesso.

Karen è d'accordo ma prima di andare, si rivolge alla Sposa dicendo:

Karen: Ricordati quello che succede a far incazzare le sorelle Wong. [ndr: in realtà, la frase di Karen conteneva un intraducile gioco di parole tra il cognome Wong e l'aggettivo wrong. La frase originale "You fucked with the Wong sisters" si sarebbe potuta tradurre con: "Hai fatto incazzare le sorelle sbagliate"]

SI RITORNA SUL PORTICO.

La Sposa: Affrontare Karen Wong è stata l'esperienza più terrificante di tutta la mia vita...e con questo includo anche i tre anni passati in compagnia di quel crudele bastardo di Pai Mei. Prima che quella striscia diventasse blu, ero una donna, ero la tua donna. Ero un'assassina che uccideva per te.
Prima che quella striscia diventasse blu, sarei saltata con una moto su un treno in corsa...per te. Ma dopo che quella striscia era diventata blu, non avrei più potuto fare niente di tutto ciò. Non più.
Perchè sarei diventata madre.
Una madre riesce a pensare solo a una frase: "Ti prego, non fare del male al
mio bambino". Questo riesci a capirlo?

Bill: Si. Ma perchè dirmi queste cose adesso e non allora?

La Sposa: Non mi avresti mai lasciato andare soprattutto dopo aver scoperto che ero incinta. Avresti cercato di convincermi in ogni modo. Ho pensato: "Fanculo".

Bill inizia ad innervosirsi.

Bill: Fanculo a chi?

La Sposa: Bill, una volta saputo che ero incinta avresti reclamato la bambina, e questa era una cosa che non volevo accadesse.

Bill: La decisione non spettava solo a te.

La Sposa: Ma era la decisione giusta e io l'ho presa per mia figlia.
Ogni singola persona in questo mondo merita di iniziare la propria vita partendo da zero. Ma con noi sarebbe cresciuta in un mondo che non volevo conoscesse. Sarebbe stato come derubarla di qualcosa di importante se l'avessi lasciata crescere in un ambiente così sporco di sangue. Dovevo scegliere e ho scelto lei.

La Sposa beve un sorso di vino.
E' giorno.
Ora è giunto il suo turno.
Anche la Sposa ha, infatti, delle domande da fare.

La Sposa: Sai, cinque anni fa, se avessi dovuto stilare una lista delle cose impossibili, che non sarebbero mai potute capitare, tu che mi dai il colpo di grazia ficcandomi una pallottola in mezzo al cranio, sarebbe stata in cima alla lista.
Avrei avuto proprio torto, non ti pare?

Bill ascolta impassibile, poi interviene dicendo:

Bill: Scusami... era una domanda?
"Cose impossibili che non sarebbero mai potute accadere"...si, in quel caso avresti avuto torto.

La Sposa ascolta senza lasciare trapelare alcuna emozione.

La Sposa: E dunque?

Bill: Dunque, cosa?

La Sposa: Spiegati.

Bill: L'ho già fatto quando ti ho raccontato la storia di quando ti credevo morta. Non hai capito quanto sono stato male?

La Sposa: E quella la chiami una spiegazione?

Bill: Bhe, se per te prima sono stato troppo criptico, adesso cercherò di essere il più chiaro possibile: quando si spezza il cuore a un bastardo assassino si hanno delle conseguenze. Tu ne hai sperimentate alcune.

Questa è la spiegazione di Bill.
La Sposa lo ascolta senza battere ciglio.
Entrambi hanno ormai compreso i rispettivi punti di vista.

La Sposa: Tu ed io abbiamo un conto in sospeso.

Bill: Tesoro, puoi dirlo forte.

Entrambi scoppiano a ridere.

Bill: Lo sai quanto sono fiero di te, non è vero?

La Sposa: Si.

Bill: Lo sai che ho sempre tifato per te, non è vero?

La Sposa: Lo immaginavo.

Bill: E sai anche che in quella spiaggia laggiù, voglio che sia tu la vincitrice?

La Sposa fa cenno di si con il capo.

Bill: Però è chiaro che dovrai riuscire a battermi.
Non posso lasciarti vincere, anche se lo vorrei.

La Sposa: Questo non sarà affatto necessario.
Vincerò io perchè ti ho superato.

Bill: Bhe, se le cose stanno così...dimostramelo.

ESTERNO. SPIAGGIA - GIORNO.
Le onde blu del golfo del Messico si infrangono sulla spiaggia.
La Sposa con indosso il suo abito nuziale e Bill (che nel frattempo si è tolto la giacca dello smoking) sono immobili l'uno contro l'altra.
La brezza mattutina muove delicatamente i lunghi capelli biondi della Sposa.
La donna tiene in mano la sua spada di Hanzo ancora riposta nel fodero.
Bill fissa immobile la figura della Sposa.
La donna, una volta sua allieva, adesso è pronta ad affrontarlo con un'arma che lui stesso le ha insegnato ad usare.
Coloro che insegnano l'arte del combattimento si trovano spesso a dover
affrontare mostri che loro stessi hanno creato.
Bill estrae la sua spada di Hanzo dal fodero con grande teatralità.
Inquadratura ampia.
I due combattenti, a debita distanza l'una dall'altro, sono ormai pronti al
confronto finale.
Il tema della vendetta esplode nella soundtrack.
La Sposa assume la sua posizione di combattimento ma senza estrarre la spada
dal fodero di legno.
La sua mano sinistra è stretta intorno al centro del fodero.
Con la mano destra indirizza un gesto d'invito a Bill.
Poi, con un viso privo di ogni emozione, dice in giapponese:

La Sposa (in giapponese): Attaccami.

La Sposa si prepara ad affrontarlo tenendo ancora la spada nel fodero con la
mano ben lontana dall'impugnatura. La donna indirizza il suo sguardo gelido
verso Bill e aspetta immobile il suo attacco.
Bill è in posizione di combattimento con la spada in pugno.

Bill (tra sè e sè): Questa è la mia ragazza.

Bill lancia un urlo da samurai e si scaglia contro di lei.
La Sposa rimane immobile.
Non batte ciglio.
Si limita ad osservarlo mentre si avvicina.
Non prova alcuna paura.
Nessuna espressione traspare dal suo viso.
Vengono ripresi prima l'uno poi l'altra alternando primi piani a riprese più
ampie fino a quando i due finalmente si scontrano.
Utilizzando solo il braccio sinistro, con in pugno la spada di Hanzo
custodita nel fodero, la Sposa blocca tutti i fendenti di Bill.
Il suo braccio destro è steso immobile lungo il fianco.
La tecnica con cui la Sposa risponde agli attacchi di Bill, ricorda quella
usata da Pai Mei durante il loro primo scontro.
La spada di Bill e il fodero della Sposa si bloccano tra loro.
I due sono vicinissimi.
Ad un tratto, la Sposa solleva rapidamente il braccio destro e con due dita
colpisce dieci diversi punti di pressione sul corpo di Bill.
Poi, con il palmo della mano lo colpisce dritto al cuore.
Il corpo di Bill sobbalza.
Sembra che l'uomo abbia appena subito un attacco cardiaco.
Bill tossisce e rigurgita un po' di sangue, poi alza gli occhi verso la Sposa.
I loro visi sono molto vicini.
Il viso gelido da spietata combattente si scioglie davanti ai nostri occhi.
Lo sguardo di Beatrix Kiddo ritorna colmo di compassione.

Bill: Ti ha insegnato la tecnica dell'esplosione del cuore con dieci colpi della dita?

La Sposa: Certo che l'ha fatto.

Bill: Perchè non me l'hai detto?

La donna non ha una risposta e si limita a guardarlo con un'espressione mortificata.

La Sposa: Non lo so...perchè...sono...una persona cattiva.

Bill le sorride e con ancora un po' di sangue sulle labbra, le dice:

Bill: No. Tu non sei una persona cattiva, tu sei una persona fantastica.
Sei la persona che preferisco. E' solo che di tanto in tanto sai essere proprio una grandissima stronza.

Sorridono entrambi.
Dopo un breve istante, Bill le volta le spalle ed inizia a camminare nella
direzione opposta. Ad ogni passo, il suo cuore sussulta.
Al quinto passo il cuore dell'uomo esplode provocando un rumore che ricorda
quello di un pneumatico che scoppia.
L'uomo cade sulla sabbia morto.
La Sposa si avvicina al suo corpo e sguaina la spada di Hanzo.
Il sangue di Bill si è raccolto in una piccola pozza vicina alla sua bocca.
La Sposa intinge la punta della lama nel sangue sporcandola con
un'impercettibile macchiolina rossa.
Poi estrae il fazzoletto di Bill e lo utilizza per pulire il sangue dalla
lama e infine lo lascia cadere sul corpo senza vita dell'uomo.
La spada che Hattori Hanzo ha forgiato per lei è finalmente giunta alla fine
del suo viaggio.
Beatrix, in un momento di estrema generosità versa un'ultima lacrima per il
suo nemico, per il padre di sua figlia, per il suo uomo.
Quella lacrima è un po' anche per lei.
La donna è infatti, pienamente consapevole che in futuro non si sentirà
appartenere così tanto a nessun altro uomo.

Primo piano della spada di Hanzo che ritorna all'interno del fodero.
Primo piano della lacrima che le scorre sulla guancia.
La lama scompare all'intero del fodero in legno.
La lacrima scivola via dal mento.
Il suo viaggio, la sua vendetta, la sua vittoria e i suoi affari in sospeso
sono ormai tutti conclusi.
La Sposa si allontana dalla spiaggia.
Bill no.
Sullo schermo si susseguono le scene conclusive del film con in sottofondo
una canzone cantata da una voce femminile.

La Sposa e B.B. escono dall'hacienda.
La Sposa e B.B. si allontanano a bordo della macchina.
La Sposa e B.B. stanno mangiando in un coffee shop.
La Sposa e B.B. sono all'interno di una camera di motel.
Entrambe hanno indosso degli asciugamani e entrambe hanno i capelli bagnati.
La Sposa si siede sul letto dietro la bambina ed inizia a pettinarle i capelli.
La Sposa e B.B. dormono abbracciate sul letto.
E' mattino.
B.B. sta guardando i cartoni del sabato mattina seduta sul letto del motel.
INTERNO. BAGNO DEL MOTEL - GIORNO.
La Sposa sta versando fiumi di lacrime distesa sul pavimento del bagno del
motel. Ha un asciugamano sulla bocca per fare in modo che B.B. non la senta.
Non appena il suo viso viene inquadrato in primo piano, si capisce subito che le
sue non sono altro che lacrime di gioia.
La Sposa stenta a credere che sia tutto vero.
La donna più letale al mondo, distesa sul pavimento, con gli occhi che le
brillano, felice come non lo era mai stata prima riesce a pensare ancora e ancora
solo a una frase: "Grazie Dio...grazie Dio...grazie Dio...grazie Dio".

La Sposa si lava il viso ed esce dal bagno.
Poi salta sul letto, abbraccia la sua bambina cingendola da dietro, e
insieme a lei guarda serena i cartoni animati del sabato mattina.
Primo piano di due teste bionde, la grande e la piccolina, una accanto
all'altra che guardano la tv.

La leonessa si è ricongiunta al suo cucciolo e tutto va bene nella giungla.

 

|Traduzione italiana a cura di Silvia M.|

 

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